Immaginate quelle sere d’inizio estate;l’aria tersa e fresca e leggera brezza sulla pelle.
Fatto?
Adesso prendete Lui e Lei e adagiateli su un prato immacolato,lontano dalle luci,lontano dalle voci,vicino al cielo.
Fatto?
Bene…
Adesso fate silenzio,ascoltateli:
Lui : “Quante stelle questa sera…”
Lei:“Si…”
Le sfiora e stringe la mano.
Lui:“Ne vuoi una?Scegli,te la dono…”.
Lei:“No,non la voglio.”
Sorpreso e già dubbioso,allenta la presa e allertato dice:
“Perché no?Non ti piace il mio regalo?”
Lei comprende,inaugura un sorriso e rassicura:
“Oh caro,mio carissimo amore,amo il tuo gesto ma non voglio una stella.Le stelle brillano di luce propria,sono sole e distanti tra di loro.Voglio che mi regali una doppia stella!”
La mano di Lui torna a farsi sentire,buona e rassicurante.
“E doppia stella sia!”.
Poco distante,un bambino passeggia mano alla mano con sua madre,guarda il cielo ed esclama:
“Mamma!Mamma!”
“Dimmi figlio mio”,chiede la madre.
“Ma le stelle cadenti vanno verso il cielo?”
“Che sciocchezza,tesoro.Certo che no.E’ impossibile”.
– Racconti dall’altroquando – Testo e fotografia di Stefano Tommasi
© Stefano Tommasi – Diritti riservati